Differenza tra Agente e Broker Assicurativo

Capita molto spesso che le persone confondano queste due figure che operano e lavorano nell’ambito assicurativo, pensando che siano identiche o l’una il sinonimo dell’altra, colpa dell’abitudine o della poca informazione.

Così facendo non si ha modo di capire quali siano le reali differenze, pregi e difetti di una e dell’altra qualifica, ma soprattutto l’ambito operativo che può influenzare notevolmente il risultato finale del loro operato nei confronti di chi sottoscrive le polizze assicurative.

La prima è sostanziale differenza tra agente e broker assicurativo sta nel fatto che il primo rappresenta una specifica compagnia assicurativa, lavora per questa, propone e vende soluzioni che fanno parte del catalogo della specifica compagnia, mentre il broker lavora per conto del cliente e non rappresenta nessun gruppo assicurativo specifico.

Questa è la differenza più importante che fa capire quanto gli ambiti operativi delle due figure abbiamo contorni e obiettivi completamente diversi, in un caso vengono fatti gli interessi della compagnia, nell’altro caso il cliente è al centro dell’attenzione.

Esistono poi dei casi in cui il broker assicurativo non è così indipendente in quanto rapprensanta anch’esso più compagnie specifiche, venendo meno a quella libertà di movimento specifica che fa riferimento a questa figura, spostando così l’obiettivo finale dal cliente alle compagnie di riferimento.

Sia l’agente che il consulente assicurativo lavorano come intermediari, distribuiscono, propongono e vendono i pacchetti e le polizze delle compagnie di assicurazioni, devono essere obbligatoriamente iscritti al RUI ovvero il Registro Unico degli Intermediari nelle specifiche sezioni di appartenenza, senza questa, non possono operare.

Per entrambi, va quindi sempre verificato che siano “regolari” e che non operino senza le dovute autorizzazioni, ne va dei prpri soldi.

La figura dell’agente assicurativo

È il classico venditore della specifica compagnia, quello con cui hai avuto a che fare almeno una volta nella vita, ha un contratto, il mandato per la vendita dei prodotti assicurativi del gruppo specifico, è il titolare dell’agenzia a cui ti affidi e rappresenta la compagnia assicurativa sul territorio in forma esclusiva o secondo gli accordi sottoscritti.

Chiaramente non è una figura indipendente, ma lui è i suoi subordinati, sono vincolati alla vendita delle proposte della compagnia con cui hanno gli accordi, questi prevedono piani di produzione da raggiungere, piani di vendita che cambiano da periodo a periodo, prodotti specifici da spingere più di altri, in base alle indicazioni ricevute dal gruppo di cui fa parte.

Il suo ruolo è limitato al proporre costi, premi e condizioni che fanno parte di un ristretto vrantaglio specifico con pochi margini di manovra.

La figura del broker assicurativo

La si può inquadrare come un vero professionista del settore, un consulente reale che sa valutare, scegliere e proporre, prodotti e pacchetti assicurativi su misura, opera quasi come un grossista che sa dove trovare la copertura ideale in rappresentanza delle esigenze del suo cliente, indipendentemente da accordi con le compagnie.

Questo permette all’intermediario assicurativo di negoziare le migliori condizioni economiche e raggiungere quotazioni estremamente favorevoli per i suoi clienti.

Così facendo, senza vingoli coommerciali con le compagnie assicurative, ricopre la figura del mediatore e, ancora più nello specifico, del consulente assicurativo che si muove alla ricerca delle coperture più adatte ai bisogni della propria clientela.

Solitamente il compenso del broker viene pagato a provvigione dalle compagnie, questo può far sorgere il dubbio che le opzioni proposte siano pilotate, per questo motivo ci sono professionisti che, per definire ancora di più la loro indipendenza, decidono di farsi pagare direttamente dal cliente e non dai gruppi assicurativi, tarando ovviamente i compensi.

È facile confondere queste due figure per chi è meno esperto oppure chi è più abitudinario, capirne la differenza può invece portare a fare scelte decisamente più marcate e consapevoli.